11 febbraio, perché la festa della Madonna di Lourdes è anche la Giornata Mondiale del Malato?



di Valentina Garlandi

Fu Papa Giovanni Paolo II, nel 1993, ad istituire la Giornata Mondiale del Malato in occasione della festa della Madonna di Lourdes. Nonostante alcune persone cercarono di dissuaderlo dalla scelta dell'11 febbraio: "Nell'emisfero nord fa troppo freddo! Nell'emisfero sud fa troppo caldo!" fu impossibile far cambiare idea al Pontefice. Il Santo Padre sapeva che Lourdes era nel cuore di tanti malati, conosceva l'accoglienza e il servizio a loro riservato, il conforto e la pace che ciascuno può trovare alla Grotta dove Maria si presentò come l'Immacolata Concezione. Da allora la nota città francese è meta di numerosi pellegrinaggi. Migliaia i credenti che ogni anno vi giungono per chiedere la grazia della guarigione. E' a Lourdes, infatti, che scorre l'acqua miracolosa che la Vergine, come raccontò Bernadette, fece scorrere per curare le malattie dell'anima e del corpo. 

Ma come si verificò la prima apparizione? E' la stessa umile ragazza, poi canonizzata dalla Chiesa a descriverla. 

Di seguito l'Estratto del primo racconto autografo delle Apparizioni, indirizzato “al molto onorato P. Gondrand, degli Oblati di Maria Immacolata. A Bétarram. 

"Andai in riva al Gave a raccogliere legna insieme a due amiche. Loro attraversarono l’acqua; poi si misero a piangere. Chiesi loro perché piangessero. Mi risposero che l’acqua era molto fredda. Io le pregai di aiutarmi a gettare delle pietre nell’acqua per riuscire a passare senza togliermi le scarpe; mi risposero che avrei dovuto fare come loro. Allora mi spostai un po’ più lontano per vedere se sarei potuta passare senza togliermi le scarpe. Non potei farlo. Allora tornai verso la grotta per togliermi le scarpe. Come cominciai, sentii un rumore. Mi voltai verso la prateria; vidi che gli alberi non si muovevano per niente. Continuai a togliermi le scarpe; sentii lo stesso rumore. Alzai la testa guardando la grotta. Vidi una Signora vestita di bianco: aveva un abito bianco e una cintura azzurra e una rosa gialla su ogni piede, del colore della catena del suo rosario. Quando ebbi visto questo, mi sfregai gli occhi, credetti di ingannarmi. Misi la mano in tasca, dove trovai il mio rosario. Volevo fare il segno della croce ma non potei portare la mano alla fronte: mi è ricaduta. La visione fece il segno della croce. Allora la mia mano tremava, provai a rifarlo e potei. Ho sgranato il mio rosario; la visione faceva scorrere i grani del suo ma non muoveva le labbra. Quando ebbi finito il rosario la visione disparve di colpo. Ho chiesto alle altre se avessero visto qualcosa, mi dissero di no. Mi chiesero che cosa avessi da dire. Dissi loro che avevo visto una Signora vestita di bianco, ma che non sapevo chi fosse, ma che loro non avrebbero dovuto dirlo. In seguito esse mi dissero che io non avrei più dovuto ritornarci; io dissi loro di no. 

Umilissima e devota. Bernadette Soubirous"