Rosario Livatino, l'artista Gioacchino Di Caro dedica un ritratto al beato prima della traslazione


È stata concepita a pochissimi giorni dalla traslazione della salma, dalla cappella di famiglia nella chiesa santa Chiara, la prima opera dedicata al beato Rosario Angelo Livatino del noto artista canicattinese Gioacchino Di Caro.

Il ritratto del giudice, assassinato dalla Stidda il 21 settembre 1990, è stato realizzato con una tecnica mista. 

Per l'autore è un omaggio al sacrificio di un magistrato che ha dato la sua stessa vita per la giustizia e che vede la luce proprio per commemorare il 15 marzo 2025, quando il corpo del beato verrà trasferito in un luogo di culto  diventando una giornata storica per Canicattì. 

"L'idea nasce per onorare un giudice che si è sacrificato per la giustizia - spiega Gioacchino Di Caro - È stata realizzata su carta una tecnica mista. Penna a bic e acrilico". 

L'artista di Canicattì famoso soprattutto per i progetti che ritraggono il venerabile Gioacchino La Lomia, come il bellissimo murale che arricchisce l'esterno del santuario Madonna della Rocca, dove sono custodite le spoglie del cappuccino canicattinese, si è approcciato per la prima volta a ritrarre il beato Rosario per il quale nutre una profonda ammirazione.

"Il mio rapporto con Livatino è di ammirazione per un uomo che ha dato la vita per la giustizia, un esempio per tutti.  E' la mia prima opera dedicata a Rosario Livatino".

Un'opera molto verosimile quella di Di Caro, forse l'unica tra le poche che rendono onore al beato Rosario nella raffigurazione del viso, degli occhi e dello sguardo.