Si è appena conclusa, a Canicattì, la veglia di preghiera nella chiesa santa Chiara in vista della conclusione della ricognizione sul corpo del beato Rosario Angelo Livatino e in preparazione alla sua sccoglienza e venerazione.
La funzione, suddivisa in fasi diverse, è stata presieduta dall'arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano.
Momenti molto toccanti in cui si è chiesto perdono per i peccati contro la vita e la Casa comune; i peccati contro la dignità delle donne; i peccati che hanno ferito l'innocenza dei bambini; i peccati che hanno ferito il vivere comune; e per quanti hanno aderito ad associazioni “mafiose” o ad associazioni in contrasto con la logica del Vangelo, instaurando un clima di illegalità e causando la morte di tanti "nostri fratelli".
Per la prima volta nella storia della città il Crocifisso della chiesa santo Spirito, a cui i canicattinesi sono molto devoti, è stato accolto nella comunità guidata dal parroco don Giuseppe Maniscalco.
La veglia, dopo la preghiera universale, si è conclusa con l'invocazione al martire canicattinese beatificato esattamente 4 anni fa.
Monsignor Damiano, al termine della benedizione finale, ha sciolto l'assemblea dandole appuntamento a domani.
Sarà una giornata indimenticabile per la città di Canicattì e l'intera diocesi agrigentina, dopo quella del 15 marzo scorso, in cui la salma del giudice ucciso il 21 settembre 1990 dalla mafia è stata traslata dalla cappella di famiglia nel luogo di culto, che torneranno a stringersi attorno al loro beato.
Primo appuntamento, ma riservato,
alle 9,30 con la chiusura dell’urna che custodisce il corpo del martire e l’apposizione dei sigilli.
Alle 17,30 è previsto l'arrivo dei pellegrini in via Livatino dove si svolgerà la celebrazione; alle
18 dalla chiesa intitolata alla fondatrice delle clarisse partirà il corteo con i ministri che accompagneranno le reliquie del Beato fino al palco per l'inizio della messa. Infine, l’urna con le reliquie sarà riportata nella stessa chiesa per la venerazione e la collocazione in un monumento di marmo realizzato per custodirlo nel tempo.
Il corpo del giudice sarà visibile fino a domenica 18 maggio. Il luogo di culto resterà aperto dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 22,30.
Successivamente il monumento sarà chiuso e verrà riaperto solo tre giorni all'anno: il 21 settembre, il 29 ottobre e il 9 maggio, rispettivamente memorie degli anniversari dell'assassinio, della festa liturgica e della beatificazione di Rosario Angelo Livatino.