Canicattì, discariche abusive e incendi. Ma si pensa a chi non differenzia


Il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, annuncia sanzioni contro chi non differenzia bene i rifiuti, mentre la città cola a picco. "Informo la cittadinanza che domani saranno intensificati i controlli sul corretto conferimento dei rifiuti in tutto il territorio comunale, sia con riferimento alle attività commerciali che alle utenze domestiche. Verificheremo attentamente la corretta differenziazione dei rifiuti indifferenziati. Se gli operatori constateranno la presenza rifiuti non compatibili con questa raccolta, sarà apposto un contrassegno identificativo e i trasgressori saranno sanzionati. La  collaborazione di tutti è fondamentale per mantenere una comunità pulita e rispettosa delle regole".

Giusto pensare alla differenziata, giusto sanzionare i trasgressori ma la nostra è una città che eccelle per pulizia, decoro urbano e rispetto per le regole? Assolutamente no!

Canicattì è nel caos assoluto. In qualsiasi ora della giornata il traffico è in tilt, la sosta selvaggia fa da padrona in centro e nelle aree strategiche del paese. Da viale Regina Margherita a viale della Vittoria, a Via Pirandello, a via Saetta, a via Livatino, a via Regina Elena, a via Carlo Alberto, a via Vittorio Emanuele. Sono solo alcuni esempi. È sufficiente fare un giro in auto in paese per rendersene conto. Mezzi in doppia fila, in divieto si sosta, in senso di marcia vietato, in divieto di sosta e fermata (esempio più eclatante viale Regina Margherita, quello che viene detto il salotto buono della città, ma di buono cosa è rimasto?). I parcheggi riservati ai disabili occupati da chi non ne ha diritto, perfino nelle aree dei supermercati, davanti alla farmacie e alle chiese. 

E i rifiuti? Discariche abusive in diverse zone. Da via De Curtis, al piazzale Nasisriya, all'aerea alle spalle del santuario Madonna della Rocca, a quella davanti alla palestra comunale. Ovunque ci siano delle aiuole gli incivili di turno abbandonano di tutto; la villetta dedicata a San Pio a largo Aosta, piazza Berlinguer, contrada Reda. Un elenco che che tende sempre ad aumentare. 

E gli incendi di spazzatura? Uno ogni sera per ora, mentre si sta barricati in casa con le finestre chiuse nonostante il caldo. 



Nel video l'incendio divampato lunedì pomeriggio in via De Curtis. Il fumo nero fa pensare che sotto le sterpaglie c'erano cumuli e cumuli di rifiuti. 

E poi ci si chiede perchè Canicattì è il primo paese della provincia con casi più alti di malati di cancro. Ci sono ancora oggi famiglie che non hanno avuto almeno un'esperienza di cancro? Ma pensiamo a indagare su come si differenzia l'indifferenziato. Un gioco di parole che fa quasi sorridere, mentre i semafori che dovrebbero regolamentare il traffico nei due incroci più importanti e pericolosi della città continuano a non funzionare causando incidenti giornalieri e anche gravi, mentre i servizi per anziani, bambini, giovani, disabili sono solo belle parole. Non parliamo poi di pari opportunità, di parità di genere, di cultura. 

È tempo di fare un bilancio. È tempo di interrogarsi. È tempo davvero di ridare dignità a questo paese. Tutto il resto è solo parola che passa via come il vento.

Il beato Rosario Angelo Livatino cosa direbbe della sua città? Dei suoi cittadini? Della sua amministrazione?