Pentecoste, la forania di Canicattì veglia e invoca lo Spirito Santo




È stata la chiesa santa Chiara ad ospitare la veglia di Pentecoste nella forania di Canicattì. 

Nel luogo di culto dove riposa il beato Rosario Angelo Livatino sono giunti tanti fedeli da ogni parte della forania.

A presiedere il momento di preghiera il vicario foraneo don Calogero Morgante. 

"Fratelli carissimi - ha detto il celebrante - entrati nella vigilia di Pentecoste, sull’esempio degli apostoli e dei discepoli che con Maria, Madre di Gesù, perseveravano nella preghiera nell’attesa dello Spirito promesso dal Signore, meditiamo sulle opere realizzate da Dio per il suo popolo e preghiamo affinché lo Spirito Santo, che il Padre ha inviato ai credenti come anticipazione, porti a compimento la sua opera nel mondo". 

La veglia si è aperta con l'accensione dei lumini dal cero pasquale.

"Siamo giunti al compimento della Pasqua - ha ricordato don Calogero - durante queste sette settimane,rinnovati nello spirito, immersi nella gioia,abbiamo celebrato la risurrezione di Cristo;ora, vegliando, ci disponiamo a celebrareil mistero della Pentecoste:discesa dello Spirito vivificantesulla comunità messianica,dono del Risorto alla Sposa,inizio della missione della Chiesa. Nella notte santa di Pasqua, abbiamo acceso dal fuoco nuovo il cero pasquale, segno di Cristo risorto, che ha illuminato la notte e il nostro cammino. Anche al compimento di questo tempo pasquale farà da guida al nostro cammino e al nostro radunarci". 

A concludere la lunga celebrazione, prima della benedizione finale, la preghiera a Maria. "Abbiamo celebrato la Veglia in comunione con gli angeli e i santi e soprattutto con la Madre di Gesù. Santa Maria, la Vergine dello Spirito, donna della vigile attesa e della preghiera incessante, regina degli Apostoli e madre del buon consiglio, è stata con noi implorando dal Padre e dal Figlio la discesa dello Spirito sulla Chiesa, sull’umanità, sul creato, e il dono della consolazione, della concordia, della pace. Salutiamo ha concluso il vicario foraneo - con animo lieto e grato la Vergine del Cenacolo".