Canicattì si appresta a celebrare i 120 anni dalla morte del venerabile padre Gioacchino La Lomia. Una devozione ultracentenaria quella del popolo canicattenese nei confronti del frate cappuccino che lasciò le sue ricchezze e dedicò la sua vita al Signore, come san Francesco d'Assisi, ai poveri e alle missioni.
Il triduo religioso si aprirà domenica 27 luglio alle 19 con la messa nel santuario della Madonna della Rocca, scelta all'inizio dell'anno santo della speranza dall'arcivescovo monsignor Alessandro Damiano come chiesa giubilare. Pertanto, quanti varcheranno la Porta Santa e parteciperanno alle celebrazioni potranno ricevere l'indulgenza alle solite indicazioni previste dalla Chiesa.
Lunedì alle 17,30 appuntamento davanti alla casa natale del cappuccino per la Via Crucis fino al convento dei frati di Canicattì. La sera prima, subito dopo la celebrazione eucaristica, a 25 anni dalla realizzazione, incontro con l'artista Lillo Costanza, autore delle opere della Passione installate lungo il percorso che porta al santuario dove sono custodite le spoglie mortali di padre Gioacchino.
Martedì, sempre alle 19, messa e memoria del transito, mentre mercoledì giornata della ricorrenza saranno celebrate tre funzioni: alle 8, alle 10 e alle 19. A presiedere quella della sera padre Salvatore Fiumanò, Superiore provinciale.
Il 30 luglio sarà possibile visitare la casa natale del venerabile dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.